Lotta alle frodi Iva. Dal 2024 le nuove regole per banche e intermediari: obbligo trasmissione se il singolo beneficiario supera il tetto in un trimestre.
🙄 Che succede?
Saranno anche tecnicismi ma dal primo gennaio 2024 arriva un nuovo obbligo per i PSP (prestatori di servizi di pagamento).
➡ Quando un merchant, un negozio online, vende all’estero, la piattaforma che gli permette di incassare (il psp appunto) dovrà:
1) conservare le informazioni relative ai servizi di pagamento
2) comunicarle e metterle a disposizione dell’ Agenzia delle Entrate
Per gli addetti ai lavori e non, si sta dicendo che le banche che permettono alle aziende di incassare online come Intesa, Sella o Unicredit, oppure PSP come NEXI, Adyen, Stripe, PayPal, HiPay, Worldline, Worldpay e chi più ne ha più ne metta, diventeranno un nuovo “faro” nella lotta all’evasione.
🔥 Non solo l’azienda deve dichiarare, ora il controllo sarà incrociato.
Si stringono le maglie intorno all’e-commerce, la cui penetrazione rimane ferma al 12% ma comunque spaventa il Fisco e il legislatore.
💿 I PSP dovranno conservare la documentazione che riporta una serie di informazioni circa i beneficiari di pagamenti transfrontalieri effettuati in ogni trimestre civile. L’obbligo si applica soltanto se, nel corso di un singolo periodo, un Psp fornisce servizi di pagamento corrispondenti a più di 25 pagamenti transfrontalieri allo stesso beneficiario. Il numero viene calcolato in relazione ai servizi per Stato membro e per identificativo. Se il beneficiario possiede però più identificativi, il calcolo è effettuato per beneficiario. La documentazione va inoltre conservata per tre anni civili a decorrere dalla fine dell’anno civile corrispondente alla data di pagamento. Il mancato adempimento causerà l’applicazione delle sanzioni amministrative irrogate per violazione della contabilità e degli obblighi finanziari.
Non è stata ancora comunicata la modalità (come) in cui verranno trasmessi questi dati all’Agenzia delle Entrate ma il vaso di pandora è aperto.
Fonte: IlSole24Ore