📣 Dice il Politecnico di Milano: il 51% delle imprese non svolge attività in azienda per sviluppare e potenziare le competenze digitali. Il 35% non riconosce nel digitale una leva operativa. L’aumento degli investimenti in tecnologie digitali è frenato.
💲 Stessa cosa se guardiamo ai pagamenti.
È indubbiamente vero: la tecnologia è un elemento necessario per rendere possibile innovazione finanziaria. Purtroppo o per fortuna abbiamo una sovrabbondanza di tecnologia. Da rimanere storditi 😖 , soprattutto se non si è preparati.
Come fare?
➡ Cittadini e imprese hanno bisogno di essere educati gradualmente, le soluzioni vincenti sul mercato sono e saranno quelle che non stravolgono le dinamiche aziendali o le abitudini dei clienti favorendo un graduale passaggio alle modalità operative che la digitalizzazione comporta.
Soprattutto in Italia abbiamo bisogno di inclusività, di avvicinare in modo semplice e pratico cittadini e imprese al digitale. Cosa che sta avvenendo nonostante i dati del Politecnico di Milano (solo 1 ordine su 5 nel B2B è fatto con strumenti digitali) o l’indice DESI ci posizioni sempre agli ultimi posti della classifica, non siano esattamente incoraggianti.
🥋 Ho fatto arti marziali per tanti anni e il mio maestro non mi insegnava solo a fare calci girati e saltati ma ripeteva sempre “Master the basics”, ripassa i fondamentali.
Se vogliamo introdurre la nostra popolazione e il mondo del lavoro al digitale e quindi anche ai pagamenti elettronici dobbiamo farlo a piccoli passi, con soluzioni che non richiedano grandi investimenti, che siano intuitive. È solo così che vinceremo la partita. Perché quando si guadagna la fiducia, poi si viaggia spediti.
Il mercato però se ne frega e viaggia veloce: nei prossimi anni, al di là delle tecnologie, assisteremo senza dubbio a corse regolamentari per tutelare maggiormente la riservatezza e la protezione dei nostri dati personali, alla prevenzione e contrasto del riciclaggio e delle frodi. I pagamenti diventeranno sempre di più una commodity e i servizi che vi verranno montati sopra (e l’AI sicuramente aiuterà a processare la meglio la mole di dati raccolta) saranno quelli che distingueranno i diversi player.
🙄 Siamo/saremo pronti per tutto questo?
Fonte immagine: Andamento degli investimenti in tecnologie digitali nel 2022 rispetto al 2021 (Base: 1074 PMI italiane. Fonte tramite survey dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, aprile 2023)