
Il Servizio di Investigazione sui Crimini Finanziari della Lituania (FNTT) ha imposto una multa record di 9,3 milioni di euro alla società di pagamenti in #criptovalute #Payeer per violazione delle sanzioni internazionali e delle normative #antiriciclaggio.
Payeer, che offre servizi di scambio di criptovalute e #pagamenti e-commerce (e che ho visto avere un ottimo rating su Trustpilot – 4.8/5), è stata accusata di aver permesso ai clienti russi di effettuare transazioni in rubli attraverso banche russe sanzionate dall’UE. Inoltre, la società ha fornito servizi di gestione di portafogli e conti cripto a individui e enti sovietici, aggirando le sanzioni internazionali.
L’indagine ha rivelato che Payeer aveva accumulato oltre 210.000 utenti in 18 mesi, generando ricavi superiori a 164 milioni di euro. Il FNTT ha accusato la società di non aver identificato e verificato adeguatamente l’identità dei propri clienti.
Payeer si era trasferita in Lituania dopo aver perso la licenza in Estonia, sollevando dubbi sulla supervisione regolamentare e sulla facilità con cui le aziende cripto possono cambiare giurisdizione. La presunta mancata collaborazione della società con le autorità ha ulteriormente complicato la questione.
Attualmente sembra che Payeer si sia trasferita in Paraguay.
Le notizie di violazioni delle normative internazionali e delle sanzioni attirano inevitabilmente l’attenzione negativa dei media e del pubblico. Questo può rafforzare l’idea che l’industria delle criptovalute sia associata ad attività illegali o non etiche, come il riciclaggio di denaro e l’evasione delle sanzioni.
Proviamo però a vedere il bicchiere mezzo pieno: un maggiore scrutinio e regolamentazione possono contribuire a rendere l’industria più trasparente e affidabile, eliminando le pratiche illegali e migliorando la fiducia del pubblico e degli investitori. Il caso Payeer potrebbe fungere da catalizzatore per una maggiore professionalizzazione e maturazione dell’industria delle criptovalute.
Non facciamo di tutta l’erba un fascio. O anche detto: chi vivrà , vedrà .
Fonte: Bloomberg