Sam Altman, il CEO rockstar di #OpenAI e ChatGPT ha finanziato uno dei più grandi studi sugli impatti del reddito di base (chiamato in america “universal basic income” – UBI): convinto che l’AI eliminerà i lavori tradizionali, lo zio Sam ha distribuito aiuti in denaro e ne ha misurato gli effetti.

🔍 Come è andata:

Sono state selezionate 3.000 persone in Texas e Illinois con un reddito inferiore a $28.000.

Da novembre 2020 a ottobre 2023, un terzo ha ricevuto $1.000 al mese per tre anni, il resto $50 al mese.

📊 Risultati per chi ha ricevuto $1.000:

Spesi $310 in più al mese per affitto, trasporti e cibo.

1,3 ore lavorate in meno a settimana, più tempo libero.

Più visite a ospedali, medici e dentisti.

⚠️ Ovviamente i soldi hanno dato una boccata d’ossigeno a chi aveva difficoltà ad arrivare a fine mese ➡ ma non è stata riscontrata nessuna prova diretta di miglioramento della salute fisica e mentale. Stress e insicurezza alimentare sono diminuiti nel primo anno ma si sono successivamente stabilizzati, e la posizione finanziaria a lungo termine è rimasta invariata.

Le persone hanno speso principalmente il denaro extra per bisogni essenziali: cibo, trasporti, affitto. Hanno però messo anche qualche soldo in banca e aiutato gli amici.

Il denaro extra ha portato però anche a spese inattese. Ad esempio, alcuni sono stati in grado di acquistare delle auto, che poi però si sono rotte e hanno richiesto delle riparazioni.

❌ Lo studio non è arrivato ad alcuna conclusione.

Il reddito di base (stai pensando al reddito di cittadinanza eh? 👁 ) da solo non è una soluzione magica.

Un reddito garantito da solo non funziona. Ci vogliono aiuti di questo tipo per combattere l’automazione? Le nuove tecnologie creano nuovi tipi di lavoro ma in situazioni di precarietà, forse, bisogna trovare delle soluzioni cuscinetto. Esercizi folli come questo di Altman (ci ha speso 60 milioni di dollari) sono lodevoli.

Fonte: https://www.openresearchlab.org/

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