Satispay punta a diventare leader di mercato nei servizi di welfare aziendale in Italia entro cinque anni.
Dopo il lancio dei buoni pasto dello scorso anno, che rappresentano il 6,5% del fatturato (e si prevede un aumento al 30-35% nel 2025), l’azienda ha introdotto i “Buoni Acquisto“.
Si apre il portone dei fringe benefits: i Buoni Aquisto di Satispay possono essere utilizzati per diverse categorie di spesa (dalla cura della persona e abbigliamento, alla cultura e tempo libero, dai carburanti alle ricariche telefoniche, oltre ai beni alimentari) e sono già stati adottati da mille dipendenti nella fase di pre-lancio.
Sono a tutti gli effetti un bonus aziendale aggiuntivo.
Il CEO Alberto Dalmasso ha spiegato che la crescita è favorita da un contesto legislativo favorevole e dalla crescente domanda di fringe benefit da parte delle aziende. L’obiettivo iniziale di conquistare il 20% del mercato è stato rivisto: si punta alla leadership entro cinque anni.
I buoni acquisto offrono vantaggi come assenza di commissioni aggiuntive, tempi ridotti di incasso per i commercianti e sono già accettati in 170mila esercizi. L’integrazione nell’app Satispay rende il servizio semplice da usare e accessibile per i lavoratori che stanno per avere un’altra sorpresa: sono alla finestra anche servizi di investimento…
P.S.
🛳 La direzione è chiara: cercare di massimizzare l’investimento fatto in questi anni per acquisire i 350.000 esercizi commerciali e i 4,8 milioni di utenti che utilizzano Satispay. Di sole commissioni nel retail non si campa, via quindi con altre soluzioni che portino più marginalità all’azienda.