Non ci sarà il sorpasso dei pagamenti digitali sul contante nel 2024 ma molto probabilmente un pareggio.
Carte e wallet tallonano e si insinuano nelle tasche degli italiani.
Senza demonizzare la fresca, se per anni si è cercato di convincere, di tirare per la giacchetta, la gente a pagare con strumenti digitali, oggi sta diventando una abitudine, in alcuni casi, anche una pretesa. E chi li offre oggi paga delle fee, mediamente, dell’ 1% (0.89 – 1,2).
I pagamenti in mobilità, la digitalizzazione della PA e delle imprese sono i buoi che stanno tirando il carro della diffusione dei pagamenti digitali.
Mercati maturi hanno ben altri tassi di penetrazione, che stanno però rallentando negli ultimi mesi forse anche per via anche di una minor crescita dei consumi (in Italia siamo a 159 transazioni digitali pro capite contro la media europea che è di 241 – in Danimarca sono a 441!).
Quando a marzo del 2025 avremo i dati definitivi sul 2024, aggiungendo alla quota delle carte e wallet, i pagamenti A2A (che il Poli, a mia sorpresa, associa più genericamente a pagamenti da app to app che quelli da conto bancario a conto bancario), potremmo avere qualche sorpresa.
Fonte dati: Osservatorio Innovative Payments