Mentre la manovra di Bilancio sfrutta la tracciabilità dei pagamenti per contrastare l’evasione fiscale, le micro-transazioni con carte di debito continuano a crescere a ritmi impressionanti. Nei primi dieci mesi del 2024, il circuito Pagobancomat ha già superato l’intero volume del 2023, con 131 milioni di operazioni nella fascia da 0 a 5 euro e un importo medio di 3,13 euro. Numeri che fanno sembrare il 2020 un’era lontanissima, quasi come i vecchi film di Totò, quando il contante era il vero “Re di Roma”. 📈

Dal 2026, la legge prevede che i registratori di cassa telematici siano collegati direttamente agli strumenti di pagamento.

In azienda dal 2025, sarà necessario abbandonare definitivamente l’uso del contante per le spese deducibili. Se vai in trasferta e le tue spese non sono tutte tracciate… addio rimborso.

Maggior controlli anche sugli affitti brevi, più potere all’Agenzia delle Dogane e dal 2026 gli stipendi pubblici saranno automaticamente pignorati in caso di debiti personali.

Si rafforza l’idea che l’economia debba muoversi su binari digitali anche se rimane il fenomeno dell’evasione “con consenso”, quell’accordo silenzioso tra cliente e fornitore che si traduce in un pagamento in nero.

Interessante anche osservare che, mentre il numero di POS cresce in modo contenuto, le transazioni cashless continuano a esplodere. Entreranno in gioco le nuove tecnologie, come i software POS contactless su smartphone e tablet?

Rimane, però, l’eterno dilemma delle commissioni che spesso fanno storcere il naso ai commercianti. La media attuale è dello 0,89% per le transazioni di 5 euro e dell’1,06% per quelle di 25 euro. Non proprio un dettaglio trascurabile. Certo, c’è il tax credit per i ricavi inferiori a 400mila euro, ma per molti resta comunque una questione aperta.

Le nuove regole, se approvate, porteranno con sé non solo l’obbligo di adottare pagamenti tracciabili per i rimborsi dei dipendenti in trasferta, ma anche un ulteriore adeguamento per le aziende, chiamate a digitalizzare ancora di più le proprie operazioni. Come direbbe qualcuno, “Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è”… un promemoria per chi si trova a navigare in queste trasformazioni nel rispetto delle leggi e delle scelte di chi deve pagare.

P.S. La citazione è di Buddah, forse ho esagerato.

Fonte dati: IlSole24Ore

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