Negli ultimi anni, le banche hanno segnato utili da capogiro, con guadagni TRIPLICATI dal 2021 al 2024. Il tutto grazie al margine di interesse (il 95% dei maggiori ricavi) e a una gestione dei tassi che sembra penalizzare sempre i clienti.
📊 Cosa sta succedendo:
- Tassi sui prestiti alti (4,61%), ma depositi remunerati a livelli minimi (0,48%).
- Azzerata la remunerazione dei conti con tassi a zero, e quando la BCE ha rialzato i tassi, invece di migliorare le condizioni, le banche hanno aumentato ancora canoni e commissioni, usando il carovita come giustificazione.
🔎 Eppure Bankitalia era stata chiara:
Nel febbraio 2023, aveva chiesto agli istituti di:
1️⃣ Evitare modifiche contrattuali unilaterali a sfavore dei clienti.
2️⃣ Ristabilire condizioni eque per i depositi.
3️⃣ Ridurre gli oneri aumentati negli anni dei tassi negativi.
❌ Ma il monito è stato ignorato.
Secondo le inchieste recenti, la gran parte delle banche non ha agito. I costi continuano a salire, mentre famiglie e imprese non vedono benefici.
⚖️ E ora?
Bankitalia potrebbe intervenire con:
- 🛡️ Norme più stringenti per evitare abusi e rafforzare l’articolo 118 del Tub.
- 🌐 Trasparenza totale, pubblicando gli esiti delle verifiche e i nomi delle banche sanzionate. Solo il rischio reputazionale può fermare certi comportamenti.
Le banche stanno vivendo una stagione di redditività senza precedenti. Ma come possono consolidare il rapporto con i clienti se ogni decisione sembra penalizzarli? È ora di restituire valore, non solo agli azionisti, ma anche a chi rende possibile questo successo.
Fonte dati: IlSole24Ore, 24+