Anche Capcut, app di video/foto editing molto diffusa tra i creator, è stata bannata in USA.

Motivo? Perchè, come TikTok, appartiene a Bytedance, la società nell’occhio del ciclone.

TikTok però è stato riattivato in meno di 24 ore (anche se ci sono ancora alcuni americani che lamentano dei disservizi) mentre Capcut no.

La differenza probabilmente è che TikTok è molto più diffusa ed è una macchina da soldi mentre CapCut, sì, è una app straordinaria ma non ha certamente lo stesso impatto.

Il ban però è sicuramente più devastante per CapCut che per TikTok: se è vero che per il secondo è più difficile trovare una valida alternativa (certo, ci sono Instagram e Youtube ma sono lì da sempre), per il primo, ecco, è facile che gli utenti cerchino delle altre app e che si affezionino velocemente a quelle. DaVinci Resolve, PowerDirector, Vita, ShotCut e Filmora sono infatti alle porte. Gli utenti poi che hanno sottoscritto un abbonamento a pagamento sono sul piede di guerra (l’app store sta cancellando automaticamente le sottoscrizioni). Un danno insomma, mica da poco.

E quindi? Se l’utilizzo di una VPN sembra, al momento, una soluzione obbligatoria per i social creator a stelle e strisce, il futuro rimane molto incerto. TikTok sì ma CapCut? Ai posteri l’ardua sentenza.

P.S.
Instagram intanto annuncia l’uscita di Edits, soluzione di video editing in aperta concorrenza con CapCut e disponibiile da marzo. Una coincidenza eh?


AGGIORNAMENTO DEL 21/01/2025
Anche CapCut, oltre a TikTok sembra stia tornando disponibile. Ovviamente però la domanda rimane: fino a quando? E, soprattutto, dovendo tu investire dei soldi in una soluzione di vifeo editing… ne sceglieresti una che potrebbe essere ancora bannata?