Che cosa mi succede se non stipulo una polizza catastrofale?
Con il decreto approvato nel Consiglio dei ministri del 28 marzo 2025 è stata ufficializzata la proroga dell’obbligo di stipulare le polizze catastrofali. Per effetto della proroga, il termine resta fissato al 1° aprile 2025 solo per le grandi imprese. Tuttavia, per i successivi 90 giorni (e cioè fino al 1° luglio 2025) eventuali inadempienze non comporteranno sanzioni. Ciò significa che in questo periodo transitorio, in presenza di eventi catastrofali, alle grandi imprese che non si siano ancora adeguate all’obbligo non verrà negato l’accesso a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche.
Per le medie imprese l’obbligo di assicurarsi scatterà dal 1° ottobre 2025. Le piccole e microimprese dovranno adeguarsi a partire dal 1° gennaio 2026.
Attenzione perchè, al di là della proroga concessa, nulla cambia con riferimento alle conseguenze del mancato assolvimento dell’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali.
A questo proposito l’articolo 1, comma 102, della legge 213/2023 (di Bilancio per il 2024) si limita ad affermare che: “dell’inadempimento dell’obbligo di assicurazione da parte delle imprese di cui al comma 101 si deve tener conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali“.
Considerato il tenore letterale della norma, sembrerebbe che l’impresa inadempiente possa avere un pregiudizio, sia nel percepire contributi, sovvenzioni e agevolazioni connessi agli eventi catastrofali per i quali avrebbe dovuto stipulare la polizza, sia nel percepire eventuali ulteriori aiuti da parte dello Stato. La mancanza di copertura assicurativa potrebbe avere anche conseguenze negative sulla vita dell’impresa, se solo si pensa all’eventualità che le banche potrebbero giudicare l’esposizione troppo rischiosa e, di conseguenza, non erogare credito.
L’utilizzo del condizionale è doveroso perché, allo stato attuale, non è possibile indicare con certezza, e nel dettaglio, a quali contributi, sovvenzioni o agevolazioni si riferisca la norma. Ciononostante, occorre segnalare che, nell’ottobre 2024, il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che introduce il cosiddetto Codice degli incentivi, con l’obiettivo di rivedere il sistema delle agevolazioni alle imprese. Lo schema di decreto è di ampio respiro e contiene la definizione di ogni tipo di agevolazione (contributiva, fiscale, contributo a fondo perduto, finanziamento agevolato), attraversando tutto il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico alle imprese.
Nello schema è prevista (tra le altre cose) la preclusione all’accesso alle agevolazioni in caso di inadempimento dell’obbligo di stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni catastrofali. Se il progetto di decreto fosse confermato nella sua formulazione attuale, le imprese potrebbero pertanto essere escluse dall’accesso a sovvenzioni pubbliche, qualora non fossero in grado di esibire copia del certificato di polizza, con data di decorrenza antecedente alla richiesta di incentivo.
fonte: Il Sole 24 Ore, l’esperto risponde del 28 Aprile 2025