Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha guadagnato un ruolo cruciale a livello globale, trasformando profondamente il settore produttivo. In Italia, tuttavia, il ritmo di adozione dell’AI nelle imprese rimane più lento rispetto ad altri Paesi europei.

Secondo i dati Istat, il panorama non è dei più confortanti: solo il 5% delle imprese italiane adotta tecnologie di AI, contro una media europea dell’8%. Il calo è significativo, passando dal 6,2% nel 2021 al 5% nel 2023 per le imprese fino a 10 addetti. Anche per le PMI il quadro è poco incoraggiante: solo l’1,4% utilizza l’AI per almeno tre finalità aziendali, rispetto all’8,7% delle grandi imprese.

“Tre finalità aziendali” si riferisce agli scopi specifici per cui le aziende utilizzano l’intelligenza artificiale. In pratica, un’impresa può adottare l’AI per diversi obiettivi, e quando si parla di “tre finalità aziendali”, si intende che l’azienda ha implementato tecnologie di AI per soddisfare almeno tre esigenze o processi distinti.

Ecco alcuni esempi di possibili finalità:

  1. Automazione dei flussi di lavoro: utilizzare l’AI per semplificare e automatizzare attività operative.
  2. Riconoscimento vocale: applicare l’AI per migliorare l’interazione uomo-macchina o per analizzare conversazioni.
  3. Analisi dei dati: impiegare l’AI per estrarre informazioni utili da grandi quantità di dati aziendali.

Geograficamente, emergono disparità evidenti. Il Nord-Est guida con un’adozione più elevata, seguito dal Nord-Ovest, mentre il Centro e il Sud restano indietro. Dal punto di vista settoriale, le imprese manifatturiere si distinguono per un uso più ampio, anche se in declino rispetto al passato.

Quali sono le barriere?
Secondo Istat, i costi elevati (49,6%) e la mancanza di competenze adeguate (55,1%) sono gli ostacoli principali. È chiaro che serve un intervento di policy mirato, che comprenda investimenti in istruzione e formazione, supporto alla compliance regolamentare e un utilizzo efficace dei fondi Pnrr. Le imprese italiane devono essere messe in condizione di cogliere le opportunità dell’AI per rimanere competitive.

Investire oggi significa costruire un domani più innovativo.

Fonte: IlSole24ore

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