
I data center sono infrastrutture fondamentali nell’era digitale, poiché ospitano e gestiscono enormi quantità di dati necessari per il funzionamento di servizi online, applicazioni aziendali e piattaforme cloud. La loro presenza in un paese non solo garantisce una maggiore efficienza e velocità nell’accesso alle informazioni, ma rappresenta anche un volano per lo sviluppo economico e tecnologico.
Importanza dei data center in Italia
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto una crescita significativa negli investimenti legati ai data center. Nel biennio 2023-2024, sono stati investiti circa 5 miliardi di euro nella costruzione e allestimento di nuove infrastrutture, con una previsione di raddoppio degli investimenti, raggiungendo i 10 miliardi di euro, nel biennio 2025-2026.

Questo dinamismo è alimentato dalla crescente domanda di servizi cloud, dalla rapida avanzata dell’intelligenza artificiale (IA) e dalla saturazione dei mercati tradizionali del Nord Europa.
Il problema è il consumo energetico che ha portato il fabbisogno complessivo a toccare i 40 gigawatt, un dato impressionante se si pensa che nel 2021 era appena 1 GW.

Milano si conferma un polo di attrazione cruciale, concentrando attualmente il 70% delle sale macchine ad alta potenza in Italia ma c’è un’attenzione crescente verso il Sud del Paese: le grandi aree industriali dismesse, la connessione ai cavi marittimi e terrestri, l’energia rinnovabile e gli incentivi rendono il Mezzogiorno una scelta ideale per nuovi investimenti.
Rimanendo però sempre a Milano è stato avviato un progetto pilota che prevede di utilizzare il calore prodotto dal data center Avalon 3 di Retelit per riscaldare oltre un migliaio di famiglie, consentendo un risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di CO2: non è nient’altro che un’altra strategia per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale.
Le istituzioni stanno mostrando una crescente attenzione verso il settore, riconoscendone il ruolo strategico per l’economia digitale del Paese. Sono in discussione diverse proposte di legge volte a definire un quadro normativo più chiaro e a semplificare le procedure autorizzative per la costruzione di nuove infrastrutture. L’introduzione di un codice Ateco specifico per i data center a partire da gennaio 2025 è poi un segnale di questo riconoscimento.
Il contesto europeo
A livello europeo, la domanda di capacità dei data center è in forte crescita. Secondo una ricerca di CBRE Group, si prevede che nel 2025 l’Europa registrerà un’espansione record della capacità dei data center, con una domanda di potenza pari a 937 megawatt, in aumento del 43% rispetto al 2024. La Francia pare essere in pole position. Questa crescita è alimentata dall’espansione delle attività legate all’intelligenza artificiale e al cloud computing.
E in america?
Secondo un report di Boston Consulting Group, negli Stati Uniti il consumo energetico dei data center sta aumentando del 15-20% all’anno e potrebbe raggiungere tra i 100 e i 130 gigawattora entro il 2030. A questi ritmi, gli USA potrebbero trovarsi ad affrontare una carenza di energia stabile già nel 2026. E in Europa la situazione non è molto diversa.