Soltanto l’8% delle aziende B2B ha un approccio maturo nel digitale. Questo dato è quanto di più stridente si possa immaginare, considerando quanto spesso ci riempiamo la bocca con discorsi sulla trasformazione digitale.
Eppure, la situazione attuale rivela che solo il 34% delle aziende ha adottato piattaforme digitali per migliorare l’acquisizione, la gestione e l’analisi dei dati dei clienti. La maggioranza, poco più della metà (il 52%) utilizza soltanto strumenti di base. Nel 69% dei casi manca ancora una funzione di responsabilità dei progetti di customer experience e solo un’impresa su quattro dichiara di avere un rapporto prevalentemente collaborativo con i propri clienti. CRM questi oggetti misteriosi.
😮 Wow, che schiaffo al futuro.
Ovviamente l’elemento differenziante sono le competenze. Torna ancora una volta centrale la formazione. Bisogna agire su leve organizzative, eliminare i silos aziendali, e favorire approci collaborativi.
Le imprese più all’avanguardia, in particolare nel settore finanziario, stanno implementando sistemi basati su analisi predittive per proporre offerte personalizzate al fine di migliorare il dialogo con i propri intermediari. Le altre? Sempre più realtà utilizzano piattaforme di low-code no-code che consentono uno sviluppo agile e la possibilità di testare in maniera rapida piattaforme di relazione con i clienti – afferma Sara Zagaria, Direttrice Osservatorio Customer Experience B2B del Politecnico di Milano.
La tecnologia la fa da padrona ma è quasi una commodity, quello che gli imprenditori devono usare è la testa, non fare gli struzzi e comprendere che devono cambiare il modo di fare, ascoltando e aprendosi di più verso l’esterno.
dati: Osservatorio Customer Experience B2B del Politecnico di Milano
Fonte: IlSole24Ore