Tre Paesi, tre circuiti, un servizio di pagamento: BANCOMAT (Italia), Bizum (Spagna e Andorra) e MB WAY/SIBS (Portogallo) hanno presentato EuroPA, un progetto di interoperabilità che connette 45 milioni di utenti e coinvolge 180 istituzioni finanziarie. L’annuncio è stato fatto il 13 novembre al Web Summit di Lisbona dai CEO Fabrizio Burlando (BANCOMAT), Madalena Cascais Tomé (SIBS Group) e Fernando Rodriguez Ferrer (Bizum).

💡 Che cos’è EuroPa
EuroPA consente trasferimenti istantanei tra utenti dei tre servizi utilizzando solo il numero di telefono, senza la necessità di conoscere l’IBAN del destinatario. I fondi sono disponibili sul conto del ricevente in meno di 10 secondi, grazie all’associazione tra numeri di telefono e conti bancari. Ogni piattaforma mantiene la propria interfaccia e user experience, garantendo continuità per gli utenti.

É un servizio che nasce per il P2P ma che ambisce a diventare chiaramente qualcosa di più, ad entrare quantomeno nel mondo e-commerce. Va in concorrenza con Satispay & company? Certo e questa interoperabilità rappresenta una risposta degli schemi domestici europei alla crescente competizione internazionale dei wallet (pensa a PayPal o Apple Pay, Google Pay). A livello di brand però… dovranno lavorare (leggi: investire) molto.

Il progetto, che affonda radici negli anni scorsi, aspira a coprire l’intero continente, e sono già in corso dialoghi con operatori di altri due mercati europei.

📱 «Lo smartphone è fondamentale: tutti ci ricordiamo il nostro numero di telefono, ma pochi conoscono il proprio IBAN o il PAN delle carte a memoria,» ha sottolineato Fabrizio Burlando.

Vero anche se, ovviamente, il successo dipenderà dalla risposta dei consumatori, dalla concorrenza con altre piattaforme di pagamento, e dalla capacità di espandere e adattare il progetto alle diverse realtà europee. E a quanti soldi investiranno in comunicazione (troppi rispetto alla marginalità pressochè nulla?).

Sono sempre più cool le soluzioni realizzate dalle fintech e anche il nome “EuroPA” sa un po’ di vecchio ma la potenziale base di partenza (45 milioni di utenti e 180 istituzioni finanziarie già coinvolte) offre un notevole vantaggio. Sono curioso di vederne il logo.

Mi chiedo anche ma… WERO? Non doveva essere lui il progetto interoperabile europeo? Mi sa che la frammentazione regnerà sovrana, a lungo.

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