JPMorgan Chase va alla caccia dei paperoni e lancia una divisione di private banking a Dubai, unendosi alla schiera di grandi banche che stanno espandendo la loro presenza in Medio Oriente.

Secondo Bloomberg, l’obiettivo è proprio quello di sfruttare l’afflusso di milionari che si stanno trasferendo: Dubai attira molto grazie a un mix di vantaggi economici e di qualità della vita. L’assenza di imposte sul reddito e sulle plusvalenze è uno dei principali motivi, perchè consente ai ricchi di preservare la propria ricchezza. La città offre anche uno stile di vita lussuoso, con accesso a strutture di alto livello e un ambiente sicuro. Il mercato immobiliare e finanziario è in forte espansione e fornisce interessanti opportunità di investimento. La posizione geografica strategica di Dubai, che funge da ponte tra diverse regioni del mondo, facilita ulteriormente gli affari internazionali. La stabilità politica e le politiche favorevoli alle imprese rendono la città un ambiente attraente per gli imprenditori e gli investitori. Non solo ai fuffaguru insomma.

La banca ha spostato due banchieri da Ginevra e Londra per formare il nuovo team, con l’intenzione di espanderlo nei prossimi anni. I due banchieri, Sebastian Botana de Beauvau e Carol Mushriqui, si concentreranno su clienti facoltosi, family office, enti di beneficenza e fondazioni nell’area del Golfo.

Secondo Henley & Partners ( società di consulenza di cittadinanza e residenza globale), quest’anno circa 6.700 milionari si trasferiranno negli Emirati Arabi Uniti superando di gran lunga gli Stati Uniti.

In risposta a questa tendenza, anche HSBC ha aggiunto 100 banchieri, mentre la società di gestione patrimoniale svizzera Julius Baer ha potenziato la sua attività rivolta ai ricchi indiani a Dubai.

Tutti a Dubai, forza, su.

Fonte: PanFinance

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