Stripe, uno dei giganti nel mondo dei pagamenti elettronici, ha da poco rilasciato i suoi numeri del 2023: oltre $1 trilione di pagamenti gestiti. Questo enorme traguardo, raggiunto in appena 13 anni dalla sua nascita, rappresenta un impressionante aumento del 25% anno su anno. 📈
🤔 Tanto o poco? Per mettere le cose in prospettiva, PayPal ci ha messo 23 anni per raggiungere lo stesso livello di volume di transazioni raggiunte nel 2021. Stripe, invece, è stata fondata solo nel 2010. Certo, direte voi, Stripe ha goduto dell’effetto pandemia, dell’accelerazione del digitale e bla bla bla ma sono comunque numeri che fanno effetto. 1 trilione è pur sempre un trilione.
Il focus sull’innovazione continua ha contribuito alla sua crescita esponenziale e, a mio avviso, vale la pena notare il numero di servizi o di linee di business che ha messo in campo perchè è chiaro come non mai che di margini legati alle mere transazioni non si possa campare.
➡ Guarda l’immagine, fai attenzione a tutte le strade che sta percorrendo. Ha un bel flusso di cassa. Questa solida posizione finanziaria ha consentito a Stripe di aumentare la sua valutazione privata a $65 miliardi (marzo 2024), rispetto ai $50 miliardi dell’anno precedente, rimanendo però al di sotto del picco di $95 miliardi nel 2021 durante il boom nei mercati del venture capital.
I servizi di Stripe spaziano dai payments, ai servizi di Banking-as-a-Service, tutta la parte di Digital Commerce infrastructure (Stripe Checkout, Stripe Radar, Stripe Identity, etc), a quelli legati alle Operation (Stripe Partner Ecosystem, Stripe Atlas, Stripe Tax, etc), quelli dedicati ai dati(Financial connections, Stripe Sigma, Data Pipeline) e infine a quelli riservati alle Cripto (Bitcoin Acceptance, Crypto Payouts, etc).
Vale la pena notare che Adyen, il concorrente più vicino di Stripe, lo ha superato in volume globale dei pagamenti, con un margine di crescita superiore e margini più alti. Nonostante ciò, Stripe è valutato $65 miliardi mentre Adyen è intorno ai $50 miliardi. Chi vivrà vedrà.
Fonte dati: Stripe annual letter