Toglietemi tutto ma non il mio cash: rimane più un fattore psicologico che ci dà una certa tranquillità perchè nonostante l’adozione crescente di metodi di pagamento digitali, avere l’opzione di pagare in contanti rimane fondamentale per il 62% della popolazione dell’area euro. Questo dato, riportato dall’ultima indagine SPACE della BCE, è in crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2022, dimostrando che il contante continua ad avere un ruolo rilevante, anche se il suo utilizzo quotidiano si è ridotto.
Un’analisi per paese
In quasi tutti i paesi dell’area euro, oltre la metà degli intervistati considera importante poter pagare in contanti, fatta eccezione per i Paesi Bassi (46%). Da notare l’aumento dell’importanza percepita in Lussemburgo (+8 punti percentuali) e il calo significativo a Cipro (-7 punti percentuali).
Demografia e preferenze
Non sarà forse una sorpresa ma l’opzione di pagamento in contanti è particolarmente importante per i consumatori over 55 e per coloro con un’istruzione superiore o post-secondaria, mentre non si rilevano differenze significative legate al genere. Anche tra i più giovani, tuttavia, il contante rimane un’opzione considerata essenziale.
Preferenze al punto vendita (POS)
A livello di area euro, le preferenze per i metodi di pagamento si sono stabilizzate: l’uso esclusivo del contante è passato dal 32% nel 2016 al 22% nel 2024, mentre i pagamenti cashless (carte e altri metodi digitali) sono cresciuti dal 43% al 55% nello stesso periodo. Nonostante ciò, il contante rimane il metodo di pagamento più utilizzato per le transazioni al POS, rappresentando il 52% del totale.
Questo scenario evidenzia una discrepanza tra preferenze dichiarate e comportamenti effettivi. Le motivazioni possono includere le abitudini legate ai pagamenti di piccolo importo e la disponibilità di opzioni cashless presso gli esercenti.
Un futuro con più scelte per tutti
Questi dati sottolineano l’importanza di lasciare ai consumatori la libertà di scegliere come pagare, garantendo l’accesso sia al contante sia ai metodi digitali. Il futuro dei pagamenti, infatti, dovrebbe fondarsi sull’equilibrio tra innovazione e inclusione, per soddisfare le diverse esigenze della popolazione.