Questa la devi sapere, perchè se una volta chi aveva bisogno di #soldi (le aziende) andava in #banca… beh, oggi lo scenario è profondamento diverso.
Negli ultimi anni, il mercato del credito ha subito una trasformazione profonda che sta ridisegnando i ruoli tradizionali di banche e nuovi attori finanziari. Giganti come Intel, Dropbox o Eqt hanno recentemente ottenuto finanziamenti miliardari non più dalle banche, ma da fondi di credito privato come Apollo e Blackstone. Questi colossi, sostituendosi alle banche, stanno emergendo come protagonisti di un mercato in rapida crescita.
Il fenomeno non è nuovo: la crisi finanziaria del 2008 e le successive regolamentazioni bancarie hanno spinto i capitali verso alternative meno regolamentate. Il mercato del credito privato, cresciuto da nicchia a industria da 2 trilioni di dollari, potrebbe raggiungere 2,8 trilioni entro il 2028 (fonte: McKinsey). Fondi come Apollo e Blackstone hanno incrementato significativamente i loro asset, espandendo il raggio d’azione in settori tradizionalmente dominati dalle banche, come data center, infrastrutture energetiche e mutui residenziali.
In Europa, il credito privato cresce più lentamente rispetto agli Stati Uniti, ostacolato da barriere strutturali e normative. Tuttavia, l’attività è in aumento: nel 2024, i deal di debito privato in Europa sono cresciuti del 46% rispetto all’anno precedente (fonte: Deloitte). Questo conferma che il private debt rappresenta un’alternativa efficace e competitiva alle soluzioni bancarie tradizionali. Anche se, e qui c’è il grosso grasso rischio, perchè non è regolamentata allo stesso modo.
Le banche infatti hanno regole più stringenti, come quelle imposta da Basilea III e Basilea 3.5, che richiede un aumento del costo del capitale necessario per attività rischiose. Di conseguenza, le banche tendono ad agire più come intermediari che come finanziatori diretti, mantenendo la relazione con i clienti e guadagnando attraverso commissioni e fees piuttosto che attraverso gli interessi sui prestiti. La perdita di ricavi potenziale per le banche è stimata tra i 35 e i 50 miliardi di dollari entro i prossimi anni.
Solo una attenta collaborazione tra banche e fondi di credito privato potrebbe mitigare questa erosione. Alcuni grandi istituti stanno già siglando partnership strategiche con i fondi per condividere competenze, rete di contatti e rischi. Questo approccio potrebbe compensare parte delle perdite, garantendo al contempo nuove opportunità di business e anche una maggiore sicurezza per la collettività.
L’espansione del credito privato non è priva di rischi. La mancanza di regolamentazione e trasparenza, unita all’assenza di sistemi di rating esterni, solleva interrogativi sulla sostenibilità di questo modello in un eventuale ciclo economico sfavorevole. La crescita esponenziale però del settore dimostra la sua attrattiva e l’importanza di un equilibrio tra innovazione finanziaria e regolamentazione.
Il mercato del credito sta vivendo una fase di ridefinizione e, ancora una volta, le banche devono ripensare il proprio ruolo. La sfida sarà trovare un punto d’incontro tra innovazione e stabilità, per garantire un sistema finanziario resiliente e inclusivo.
Fonte: IlSole24Ore