Ho sempre associato i QR ai cinesi. Utilizzatissimi con le loro super app, stanno continuando a guadagnare terreno “anche da noi” nel mondo dei pagamenti. Magari è solo perché ci sono sempre più cinesi in occidente 🙂
Ad ogni buon conto, interessante il report di Deloitte:
➡ oggi il 4% delle transazioni a livello mondiale viene effettuato tramite QRcode e la previsione di crescita annuale è dello 16,1% entro il 2030.
Pratico, semplice, quasi simpatico da utilizzare, il QR sta, passo dopo passo, entrerà tra le modalità di pagamento più diffuse.
👁 Attenzione però: Il QR code può essere utilizzato in due modalità.
👉 Customer-presented code: sei tu a mostrare il QR dal tuo telefono al merchant che lo deve “leggere”. Il tuo QR code conterrà informazioni importanti sulle modalità con cui intendi pagare (con carta, da un wallet o dal tuo conto corrente ad esempio). Questo caso prevede ovviamente che il negoziante abbia la giusta tecnologia abilitante per far partire la richiesta di pagamento nei tuoi confronti che dovrai successivamente approvare.
👉 Merchant-presented code: sei tu a inquadrare il QR con il tuo telefono. É quello a cui siamo tutti più abituati. In questo caso, tipicamente, arriveremo su una pagina di pagamento dove 1) troveremo già il dovuto da pagare (dynamic QR) oppure 2) dovremo inserire manualmente noi l’importo (static QR).
Per ridurre al minimo i problemi legati alla sicurezza, il meglio sarebbe l’utilizzo di QR code dinamici, creati ad hoc ogni volta e gli utenti dovrebbero sempre verificare con attenzione le pagine sulle quali inseriscono i dati di pagamento.
Fonte: deloitte report, QR code payments (https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/us/Documents/financial-services/us-deloitte-qr-code-payments-pov.pdf)