Le vibrazioni delle tue corde vocali potrebbero presto essere utilizzate per proteggere i tuoi dati. #Biometria al next level.

#Meta ha depositato una domanda di #brevetto per l’#autenticazione degli utenti utilizzando una “combinazione di vocalizzazione e vibrazione della pelle”, secondo Patent Drop (vedi qui, è interessante).

🎯 L’obiettivo è quello di sostituire la necessità di password o scansioni delle impronte digitali con l’autenticazione vocale per accedere a sistemi come il suo visore AR o occhiali intelligenti.

L’#AI però ha reso molto facile imitare la voce di qualcuno, con clonazioni vocali convincenti e deep fake già in circolazione.

Meta allora sta portando l’autenticazione vocale a un altro livello scansionando la “vibrazione dei tessuti” durante un discorso, oltre alla voce.

Mo’ non mi chiedere nello specifico ma quando un utente pronuncia una parola di attivazione, un “gruppo di misurazione delle vibrazioni” rileva le vibrazioni della sua pelle e le onde acustiche della sua voce per autenticarlo.

Il dataset combinato creerebbe un’impronta audio unica e, integrato in visori e occhiali, consentirebbe agli utenti di accedere ai loro sistemi con una sola parola.

La posta in gioco sta diventando molto alta, sembra interessante, soprattutto perchè il mercato della biometria vocale dovrebbe raggiungere gli 11,1 miliardi entro il 2032 (fonte: Astute Analytica) 📈

Questo brevetto è solo l’ultimo della tecnologia di autenticazione vocale di Meta. Una separata domanda di brevetto per “identificazione dell’utente con impronte vocali” vedrebbe le impronte vocali integrate nel processo di autenticazione a due fattori per le app di social media della società.

Diventerà sempre più importante lavorare sulla creazione di impronte audio univoche man mano che le aziende di AI produrranno nuovi strumenti di generazione vocale, come il Voice Engine di OpenAI, che può clonare la voce di qualcuno usando solo una clip di 15 secondi della loro voce, o il Reader App di ElevenLabs, che può clonare le voci delle celebrità.

Calando la cosa nel mondo dei #pagamenti, che mi sento un pochino più cucito addosso, arriveremo probabilmente a pagare un caffè al bar dicendo proprio “Paga un caffè” ☕ , magari senza tirare fuori nulla, magari parlando solo a un microfono in cassa o al tavolo…

Tags: