Se sei uno sportivo, se ti piace andare a correre e non solo, se vuoi tracciare le tue attività o monitorare il battito cardiaco, Strava è un’app che molto probabilmente conosci. Con oltre 125 milioni di utenti in tutto il mondo, Strava non solo traccia il tuo percorso e lo geolocalizza su una mappa, ma ti permette anche di monitorare i chilometri percorsi e di condividere i tuoi progressi con altri.

Tuttavia, un’inchiesta del Le Monde ha messo in luce un aspetto inquietante: i movimenti di figure pubbliche come Emmanuel Macron, Joe Biden e Vladimir Putin possono essere tracciati attraverso le attività delle loro guardie del corpo su Strava. Questi agenti, che si muovono in anticipo rispetto ai leader per garantire la loro sicurezza, utilizzano l’app per monitorare le proprie performance durante il jogging. I giornalisti del Le Monde hanno identificato dodici guardie del corpo di Macron e tracciato i loro movimenti, scoprendo informazioni riservate come l’hotel in cui alloggia il presidente, mai rivelato in anticipo.

Questo fenomeno non è nuovo: in passato, simili app hanno rivelato informazioni sensibili, come la posizione di basi militari durante la guerra in Iraq. Anche i braccialetti che monitorano il sonno hanno causato problemi, rivelando la vita notturna di coniugi in trasferta.

È importante ricordare che la scelta di condividere la propria posizione è nostra. Prima di accusare le tecnologie di invadere la nostra privacy, riflettiamo su quando e come ci geolocalizziamo. Ricordiamoci: ciò che non condividiamo di solito non può essere rubato.

Se è vero che Strava offre grandi opportunità per monitorare le proprie attività sportive, è fondamentale usare queste tecnologie con consapevolezza. La privacy inizia da noi!

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