Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa antitrust contro Visa, accusando il colosso dei pagamenti di monopolizzare illegalmente il mercato delle carte di debito 💳.
La causa, depositata presso il tribunale federale di Manhattan 🏛️, sostiene che Visa abbia utilizzato tattiche anticoncorrenziali per mantenere la sua posizione dominante, che rappresenta circa il 60% di tutte le transazioni con carte di debito nel paese (oltre 7 miliardi di dollari in commissioni/anno 💰).
Secondo il Dipartimento di Giustizia, Visa avrebbe adottato pratiche illecite per bloccare la concorrenza e l’innovazione nel settore dei pagamenti, tra cui accordi esclusivi con partner e incentivi a giganti tecnologici come Apple e Amazon per evitare l’ingresso nel mercato. Inoltre, avrebbe minacciato le piccole aziende con fee esorbitanti se avessero introdotto metodi di pagamento alternativi.
Il governo sostiene che queste azioni abbiano permesso a Visa di imporre commissioni eccessive a merchant e banche, che si riflettono in prezzi più alti per i consumatori 🛍️. Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha dichiarato che “la condotta illecita di Visa influisce sul prezzo di quasi tutto“.
Visa nega le accuse, definendo la causa priva di fondamento e sottolineando la presenza di una concorrenza significativa nel mercato in espansione.
I regolatori di tutto il mondo stanno intensificando il controllo sui giganti del settore 🧐. Se la causa avrà successo, potrebbe spianare la strada a ulteriori azioni normative contro grandi piattaforme tecnologiche come Apple, Google e Amazon, che potrebbero essere sottoposte a maggiore scrutinio per le loro collaborazioni con player come Visa. Per Visa, questo rappresenta una sfida significativa al suo modello di business, con il rischio di dover rivedere partnership e strategie di prezzo. A lungo termine, questo potrebbe accelerare l’adozione di metodi di pagamento alternativi e soluzioni decentralizzate 💡.
Fonte: Foxbusiness