Il gigante dei pagamenti Worldpay sta facendo un passo molto interessante nel mondo della tecnologia blockchain. L’azienda ha in programma infatti di diventare un validatore su alcune reti, segnando il suo primo coinvolgimento diretto nella verifica delle transazioni blockchain.
Ed è giusto, se si hanno le risorse, bisognerebbe sempre sperimentare, provare a guardare oltre: con questa mossa, Worldpay intende approfondire la propria comprensione del funzionamento dei registri digitali; partecipando “proprio alla base” dell’ecosistema potrà comprendere meglio come fluiscono i fondi attraverso queste innovative infrastrutture finanziarie e se c’è trippa per gatti.
Il ruolo di un validatore è cruciale per garantire l’integrità delle reti blockchain.
Nota bene: Worldpay non è nata ieri, nel 2024 ha elaborato 1,3 miliardi di dollari in pagamenti con stablecoin, rispetto a meno di 1 miliardo nel 2023. Poca cosa rispetto al volume annuo di pagamenti che supera i 2,3 trilioni di dollari in tutti i canali ma ne sa comunque già qualcosa.
La decisione di Worldpay di entrare nel mondo della convalida della blockchain evidenzia il crescente riconoscimento del potenziale della tecnologia nel settore dei pagamenti. Il coinvolgimento diretto nelle reti blockchain le permetterà di acquisire preziose informazioni sulle potenzialità e le criticità della tecnologia, utili per sviluppare nuove soluzioni di pagamento o integrare quelle esistenti. Questa esperienza iniziale potrebbe dare a Worldpay un vantaggio competitivo. Con l’evoluzione dei confini tra finanza tradizionale e blockchain, l’approccio proattivo di Worldpay potrebbe posizionarla come leader nella prossima generazione di sistemi di pagamento globali. I prossimi anni diranno se questa scelta sarà rivoluzionaria o semplicemente un utile esercizio di apprendimento.
Il loro approcio comunque deve fare riflettere.